La Segnalazione.

 

La Legge sul randagismo impone che gli Enti Locali (Comuni) provvedano al ricovero dei cani vaganti nel proprio territorio comunale presso un canile autorizzato.

La responsabilità civile e penale dei danni provocati da un cane randagio è unicamente a carico del sindaco competente per quel territorio.

Il cittadino ha il ruolo e l’obbligo morale di segnalare il cane vagante alla Polizia Locale di quel territorio, elencando possibilmente le caratteristiche dell’animale, il luogo del ritrovamento e qualsiasi informazione che possa essere ritenuta utile per agevolare l’intervento di recupero. Quindi, diventa fondamentale accertare in quale territorio comunale ci si trova prima di procedere alla segnalazione. Si può attivare la segnalazione anche se non si è ivi residenti.

Dare il proprio contributo, per il recupero del cane, significa anche attendere pazientemente sul luogo di avvistamento, lì dove è possibile, comunicando eventuali variazioni o evoluzioni della situazione preesistente.

La Legge punisce colui che investe un cane senza fermarsi e prestargli soccorso.

Nel caso si assista ad un sinistro stradale ove la vittima coinvolta è un cane, si deve  preferire la scelta di non intervenire direttamente ma limitarsi nel rilevare il numero di targa dell’automezzo interessato  comunicandolo all Forze dell'ordine.

E opportuno comportarsi allo tesso modo anche nel caso in cui si assista all’abbandono di un cane, o quantomeno, ad un episodio che fa presupporre l’abbandono di un cane.

Poiché non è stato istituito un numero unico di telefono per le segnalazioni, si fa presente che le stesse devono essere inoltrate alla Polizia locale durante le ore di ufficio; nelle altre ore, festivi compresi, la segnalazione può essere inoltrata alla Polizia di stato o Carabinieri.

A loro volta le forze dell’ordine richiedono telefonicamente l’intervento al Servizio veterinario della Asl che attraverso Ditte specializzate provvede materialmente al recupero del cane. Questo iter, apparentemente lungo e contorto, normalmente garantisce il recupero del cane segnalato nell'arco di tempo di circa un’ora dalla segnalazione dell’utente.

Nel caso si segnali un cane ferito o malato, esiste l’obbligo di intervento in loco di un veterinario Asl.

 

Nell'attesa usate prudenza.

L’avvicinamento o il contatto diretto con il cane segnalato, può comportare dei rischi per la propria incolumità e quella altrui, poiché una interpretazione errata dei vostri movimenti corporei può indurre il cane ad avere paura e fuggire, oppure nel peggiore dei casi, sviluppare aggressività  nei vostri confrontii.

Il soccorso di un cane ferito richiede prudenza e attenzione. Spesso la reazione al dolore o alla paura, porta il cane a scatti fulminei che sfociano in morsicature. Se l’animale si presenta steso per terra e apparentemente immobile, si consiglia di evitare il tentativo di spostarlo in altro luogo. Se ciò dovesse risultare assolutamente necessario, il vostro approccio deve essere eseguito con prudenza e quindi è preferibile agire con movimenti lenti, ma costanti, tenendo sempre e comunque il viso distante dalla testa del cane a garanzia della vostra sicurezza.

Se decidete di trasportare direttamente il cane soccorso, accertatevi prima quale sia il canile competente per il territorio, poiché rischiate che l’animale non sia accettato in ricovero. Trasportare il cane in altre strutture, magari non autorizzate, pregiudica la possibilità che il legittimo proprietario non ne venga mai più in possesso. Esiste, ancora oggi, un’alta percentuale di cani non registrati all’anagrafe canina, cioè sprovvisti di microchip. Questi cani, rischiano di non tornare più a casa dal loro proprietario perché chi ha prestato loro il soccorso, non ha seguito le procedure previste.

 

Possibili difficoltà al ricovero diretto.

  • il cane ha un proprietario che ha denunciato il furto, quindi il soccorritore rischia di cadere in equivoco, trovandosi nella possibilità di ricevere a proprio carico una denuncia per furto e ricettazione;
  • il cane ritrovato non viene ricoverato in canile, poiché vengono ricevuti nei canili solo i cani catturati dagli Enti preposti;
  • il cane rivenuto e soccorso viene respinto dal canile perché non è possibile verificare l’effettiva appartenenza territoriale, con la variante di essere scambiati per “cattivi proprietari” che vogliono sbarazzarsi del proprio cane.