12.2. Guardie zoofile, responsabili dei canili, personale preposto al recupero degli animali e

associazioni di volontariato

Le ASL devono organizzare, a cadenza biennale, corsi di formazione specificatamente rivolti agli operatori,

contenenti nozioni di base almeno sulle seguenti materie:

o Malattie infettive e parassitarie

o Alimentazione

o Etologia e nozioni di base sul rapporto uomo-animale

o Igiene

o Benessere animale con riferimento ai piccoli animali.

I corsi devono prevedere attestazioni di frequenza.

12.3. Polizia Municipale

I Comuni devono favorire la partecipazione del personale di Polizia Municipale alle attività formative

specifiche; i Servizi Veterinari delle ASL devono a questo proposito organizzare almeno un evento

formativo annuale per provincia, riguardante almeno i seguenti argomenti:

o Normativa specifica

o Anagrafe canina

o Modalità di vigilanza

Gli eventi formativi devono essere comunicati con preavviso di almeno venti giorni a tutti i Comuni afferenti

alla ASL, e devono prevedere uno spazio di discussione di problemi specifici ed eventuali simulazioni.

12.4. Cittadini e proprietari di cani

La diffusione capillare di attività formative a tutti i cittadini rischia di risultare dispersiva e frammentaria, e in

ultima analisi inefficace, senza un’accurata pianificazione degli obiettivi formativi e della popolazione target.

Occorre quindi pianificare sistematicamente il raggiungimento di un obiettivo minimo di informazione

diffusa.

Una modalità d’approccio sistematico a tale scopo prevede il raggiungimento degli studenti tramite il

sistema scolastico. L’attività formativa può essere indirizzata a due tipi di target: a) studenti delle scuole

elementari, particolarmente recettivi all'argomento; b) studenti di età compresa tra i dodici e i sedici anni, ai

quali proporre corsi più avanzati.

I servizi veterinari delle ASL devono quindi organizzare corsi per formatori, rivolti ai docenti scolastici. I

corsi rivolti ai docenti devono contenere un corso base da trasferire agli studenti, con materiale

informatizzato (da rendere disponibile anche sul sito internet della Regione e delle ASL).

I Servizi Veterinari della ASL devono prendere contatto a questo proposito con i competenti Uffici Scolastici

Provinciali, per concordare un calendario di eventi formativi che consenta di raggiungere con un evento

formativo nel corso dell’anno tutti i docenti che avranno aderito all’iniziativa.

L’informazione ai singoli proprietari di cani deve essere prevista già in fase di iscrizione all’anagrafe

canina, ma può avvenire anche in altri modi: in particolare, l’Assessorato regionale e i Dipartimenti di

Prevenzione delle ASL devono collaborare con Università, Istituto Zooprofilattico e Ordini Professionali per

la realizzazione di libretti informativi, scaricabili gratuitamente dai siti Internet della Regione e degli altri Enti

partecipanti all’iniziativa, da distribuire eventualmente anche presso ambulatori veterinari ed esercizi

commerciali (negozi di cibi per cani, esercizi di toelettatura ecc.).

Le informazioni selezionate nei seminari e nei libretti informativi dovrebbero contenere, oltre a nozioni di

base di igiene, salute pubblica, alimentazione e corretta detenzione degli animali, anche l’individuazione

dei più comuni errori da evitare nella detenzione dei piccoli animali e una sezione di domande-risposte

selezionate sulla base delle richieste di più frequente riscontro.

N.B.: una formazione particolare deve essere prevista per i proprietari di cani che richiedono una valutazione

comportamentale in quanto “impegnativi” per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica,

in particolare alla luce di quanto disposto dall’O.M. 03.03.2009.