In attuazione della Legge 281/91 in materia di lotta al randagismo e animali di affezione, il Dog Hotel persegue l’obiettivo generale di erogare un servizio di qualità riscontrato da una sempre maggiore soddisfazione da parte delle Amministrazioni Comunali con cui è convenzionato, e dalle persone che ogni giorno si rivolgono al canile con il desiderio di adottare un randagio. Il miglioramento continuo dei processi aziendali mira a salvaguardare e soddisfare sempre più il benessere psicofisico dei cani, dal loro recupero in strada al successivo ricovero presso il canile, con l’obbiettivo di ridurre al minimo la loro permanenza nella struttura per favorirne infine l’adozione consapevole da parte dei cittadini.  

Altro importante obbiettivo perseguito è disincentivare le possibili rinunce dei cani adottati, con il conseguente rientro in canile, fornendo ai cittadini candidati alle adozioni un supporto già all’atto stesso dell’adozione. Infatti la corretta consulenza all’aspirante affidatario comprende l’acquisizione di molteplici informazioni sul cane che si intende adottare riguardanti l’aspetto sanitario, comportamentale, nonché gestionale dell’animale prescelto. La consulenza è rivolta anche a chi è già possessore di un cane non necessariamente adottato in canile; infatti l’attività di consulenza è indirizzata ad eliminare le difficoltà che molti proprietari incontrano nella gestione dei propri cani, con l’intento di ridurre il fenomeno degli abbandoni.

La gestione del canile dovrà essere orientata ad incentivare il coinvolgimento dei cittadini interessati alle adozioni, favorendo momenti di aggregazione sociale tra il cane e l’uomo, attivando specifici percorsi cinofili, organizzando seminari, conferenze e attività didattiche mirate alla divulgazione e alla conoscenza del cane, proponendo la struttura canile come risorsa e non come problema sociale. Questo processo è promosso anche attraverso convenzioni e rapporti di collaborazione con operatori e volontari formati, nonché con associazioni di volontariato, ritenuti un valore aggiunto nella gestione del canile. 

Il criterio minimo garantito per il benessere dei cani ricoverati verrà perseguito mediante:

  • un’alimentazione di composizione bilanciata di qualità e in quantità adeguata alla taglia, all’età, e allo stato di salute dei cani
  • la pulizia dei box di ricovero e degli spazi comuni e la pulizia degli stessi cani ospitati
  • l’erogazione di tempestive ed adeguate cure mediche veterinarie
  • la sorveglianza e la vigilanza mirate a garantire la compatibilità e la convivenza tra i cani ospitati
  • lo svolgimento di attività ricreative e di socializzazione attraverso lo sgambamento periodico dei cani
  • la formazione, l’informazione, la divulgazione e la sensibilizzazione, attraverso seminari, convegni e attività didattiche.

I suddetti obiettivi dovranno essere perseguiti attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dell’intero personale aziendale, i cui fondamenti si basano sui seguenti punti:

  1. Il coinvolgimento del personale per concorrere individualmente al miglioramento del servizio è il Sistema di Gestione per la Qualità.
  2. Nell'ambito del processo di coinvolgimento del personale, come in qualsiasi altro momento lavorativo, sono favorite idee e proposte migliorative; a tal fine deve essere intensificata la comunicazione interpersonale per un continuo e sistematico scambio delle informazioni.
  3. La Direzione, partendo dalle esigenze delle Amministrazioni Comunali, definisce annualmente un Piano di Miglioramento, specificando gli obiettivi per ogni servizio aziendale.
  4. Il successo del DOG HOTEL richiede il miglioramento professionale del personale a tutti livelli. È prevista pertanto l'individuazione di un preciso Piano di Formazione, coerente con gli obiettivi di miglioramento e volto all'effettiva crescita del personale. I criteri di formazione sono di carattere principalmente cinofilo comprendenti argomenti di etologia e zooantropologia con approccio cognitivo, ma la formazione riguarda anche la sicurezza sui luoghi di lavoro, il primo soccorso, le procedure antincendio, la normativa sulla privacy, ecc..
  5. Il Piano di Miglioramento in tutte le sue fasi costituisce elemento di priorità, sia per la Direzione sia per i Responsabili di settore che assicurano, quindi, un impegno individuale costante nel supporto al Piano stesso e nelle verifiche del suo andamento.